Il Modello DIRFloortime®
Il Modello DIRFloortime®: Costruire lo Sviluppo dall’Interazione Affettiva
Il Modello DIRFloortime®, ideato dal Dottor Stanley Greenspan, rappresenta un approccio rivoluzionario alla comprensione e al supporto dello sviluppo del bambino, in particolare per coloro che affrontano sfide evolutive. Il Dottor Greenspan, figura di spicco nel campo della psichiatria e pediatria e fondatore dell’Interdisciplinary Council on Developmental and Learning Disorders (ICDL), ha dedicato la sua vita alla ricerca sul cervello infantile, arrivando a una conclusione fondamentale: l’interazione emotivo-affettiva è il motore primario dello sviluppo cerebrale.
Oltre gli Approcci Tradizionali: L’Interazione al Centro
Per lungo tempo, i metodi “standard” hanno separato lo sviluppo del bambino in compartimenti stagni: abilità cognitive, linguistiche, motorie e così via. Si tendeva a credere che per sviluppare la cognizione, fosse necessario stimolare direttamente le “abilità cognitive”. Il Modello DIRFloortime® ribalta questa prospettiva, ponendo l’accento su una verità scientifica sempre più riconosciuta: lo sviluppo cognitivo ha radici profonde nelle primissime interazioni affettive con il caregiver.
Fin dai primi giorni di vita, il bambino apprende a prestare attenzione al mondo (con tutti i sensi) e a diventarne consapevole attraverso il piacere della connessione con l’ambiente circostante. È in questa relazione che sperimenta la gioia dell’esplorazione e dell’apprendimento, imparando anche a tollerare e comunicare efficacemente un’ampia gamma di emozioni.
La Nascita del Pensiero e della Comunicazione
Senza questa fondamentale interazione affettiva, il bambino non sarebbe in grado di condividere esperienze emotive attraverso mezzi non verbali – un primo e cruciale passo per lo sviluppo della comunicazione e del linguaggio. È in questa fase precoce che, desideroso di relazionarsi con il genitore, il bambino impara a discernere come suoni diversi si connettano a diverse emozioni, e come le espressioni facciali e i gesti (la comunicazione non verbale) si coordinano con queste sensazioni.
Qui entra in gioco anche il pensiero causale: “una mia azione porta a un effetto nell’ambiente”. Questo senso di causalità si sviluppa molto precocemente in queste interazioni pre-verbali. Pensiamo al sorriso spontaneo del bambino, la risposta gioiosa del caregiver, e come questa dinamica si ripete finché il bambino non diventa sempre più intenzionale, comprendendo profondamente la relazione causa-effetto.
Ecco perché lo sviluppo cognitivo inizia ben prima che un bambino sia in grado di associare colori, riconoscere numeri o imparare a parlare. L’apprendimento dei concetti di quantità in matematica, per esempio, è intrinsecamente legato al desiderio di “molti biscotti”. Se gli viene concesso di mangiarne solo uno, il bambino impara la corrispondenza uno a uno, o che quattro è più di uno. In generale, impara il concetto di quantità e a usare le idee in questo senso.
Avere idee ed essere in grado di condividere esperienze emotive supporta la creatività e favorisce lo sviluppo di un “pensatore flessibile”. Questo è il cuore del Modello DIR: una stretta correlazione tra cognizione e interazione affettiva, dove lo sviluppo cognitivo fiorisce molto prima delle abilità numeriche o scientifico-matematiche.
Le “Differenze Individuali” (La “I” di DIR)
Negli ultimi vent’anni, gli studi sullo sviluppo si sono spostati dalla semplice osservazione del comportamento alla comprensione delle sue “cause” sottostanti. La “I” nell’acronimo DIR (Developmental, Individual-difference, Relationship-based) si riferisce proprio a questo: le differenze individuali.
Prima di tentare di “estingue” o modificare un comportamento, l’approccio DIR invita a una valutazione dettagliata delle capacità uniche di ogni bambino:
- Modulazione e integrazione sensoriale: Come il bambino elabora e risponde ai diversi stimoli (suoni, luci, textures, movimenti).
- Capacità visuo-spaziali: Come il bambino percepisce e interagisce con lo spazio.
- Capacità linguistiche: Sia la comprensione che l’espressione.
- Pianificazione motoria e sequenziazione: La capacità di organizzare e eseguire movimenti complessi.
Queste capacità non vengono osservate separatamente, ma nella loro interconnessione. Se, ad esempio, un bambino mostra un comportamento ripetitivo, il terapista DIR non si limita a bloccarlo, ma indaga a fondo come il bambino processa gli stimoli e come le sue risposte si manifestano attraverso l’azione, il linguaggio e il comportamento generale. Questo è il punto di forza del modello: lavorare sulle “differenze” individuali per ottenere un cambiamento profondo e duraturo in tutte le aree di sviluppo.
Gli Stadi di Sviluppo e la Visione Olistica
Le recenti ricerche hanno enfatizzato sempre più l’importanza dello sviluppo precoce. Il Modello DIRFloortime® identifica sei stadi principali di sviluppo (generalmente da 0 a 4/5 anni), sottolineando come gli stadi successivi e più evoluti dipendano dal consolidamento di quelli iniziali.
Il terapista DIR lavora con il bambino adottando una visione olistica e profonda. Non si separano le diverse aree di sviluppo (cognitiva, motoria, linguistica, comunicativo-relazionale, emotiva), ma si integrano, riconoscendo la loro interdipendenza.
Si consiglia vivamente ai genitori di rivolgersi a un professionista DIR certificato e riconosciuto dall’ICDL (Interdisciplinary Council on Developmental and Learning Disorders). Per ulteriori dettagli, puoi visitare il sito ufficiale: www.icdl.com.
DIRFloortime® e Autismo: Un Approccio al Cuore del Problema
Il Modello DIRFloortime® si distingue per il suo approccio all’autismo, andando al cuore della questione: non si focalizza sulla semplice modifica di un comportamento, ma sul “processo” che lo sottende. L’intervento mira a supportare la crescita del bambino agendo sui deficit alla base del comportamento e tenendo conto del suo profilo individuale.
Quando parliamo di profilo individuale, non ci riferiamo solo ai punti di forza e debolezza (tipici di qualsiasi approccio), ma a una valutazione accurata che consente di comprendere come funziona il cervello del bambino:
- Come il cervello elabora gli stimoli ambientali (persone e oggetti).
- L’abilità di raggiungere e mantenere uno stato di arousal ottimale, fondamentale per un’interazione appropriata con l’ambiente e che influenza direttamente i livelli di attenzione e partecipazione.
Queste capacità cerebrali, pur avendo una predisposizione neurobiologica, sono strettamente correlate e interdipendenti dallo sviluppo emotivo-affettivo e, di conseguenza, dalla relazione (la “R” di “Relationship”).
Questo modello vede ogni bambino non semplicemente come “autistico” o “non autistico”, ma come un individuo con un modo unico di elaborare e interagire. Il compito del professionista è accompagnare il bambino lungo la scala dello sviluppo, la stessa percorsa da un bambino a sviluppo tipico.
La grande sfida del professionista DIR è quella di coinvolgere attivamente i genitori/caregivers in questo processo, aiutandoli a trovare le strategie e le interazioni giuste, “cucite” su misura per il profilo senso-motorio del bambino. L’obiettivo è supportare il bambino nello scalare la scala di sviluppo emotivo-funzionale, che mette al centro gli aspetti emotivi e affettivi.
Per conoscere le ricerche sul Modello DIR (un modello basato sull’evidenza scientifica) e gli articoli scientifici che riportano i risultati sull’autismo e le abilità senso-motorie, ti invitiamo a visitare il sito ICDL ([CLICCA QUI](inserire link al sito ICDL o alla sezione specifica di ricerca)). Le ultime ricerche, infatti, indicano che nel cuore dell’autismo vi è spesso una difficoltà motoria, un aspetto centrale nel trattamento DIR (che rientra nelle “differenze individuali” della “I”).
Puoi trovare un’altra spiegazione del modello DIR : CLICCA QUI
Si consigliano i genitori di rivolgersi ad un professionista DIR certificato e riconosciuto dall’ICDL.
Per ulteriori dettagli potete visitare il sito: www.icdl.com
DIRFloortime® e Autismo: Un Approccio al Cuore dello Sviluppo
Quando si parla di autismo, il Modello DIRFloortime® offre una prospettiva profondamente differente e innovativa. Il nostro obiettivo non è semplicemente modificare un comportamento superficiale, ma andare al cuore dell’autismo, supportando la crescita e lo sviluppo del bambino agendo sulle cause sottostanti ai comportamenti che osserviamo.
Oltre il Comportamento: Il Profilo Individuale del Bambino
Molti approcci si concentrano sui “sintomi” o sui “comportamenti problematici”, cercando di estinguerli o modificarli. Il Modello DIRFloortime®, invece, si focalizza sul “processo” che genera quel comportamento. Questo significa un’accurata valutazione del profilo individuale del bambino, che va ben oltre la semplice identificazione di punti di forza e debolezza.
Ci impegniamo a comprendere come funziona il cervello del bambino:
- Come il cervello elabora gli stimoli ambientali: Che si tratti di persone, oggetti, suoni, luci o movimenti, ogni bambino processa le informazioni in modo unico. Comprendere queste “differenze individuali” (la “I” di DIR) è cruciale.
- L’abilità di mantenere uno stato di arousal ottimale: L’arousal è il livello di attivazione e allerta del nostro cervello. Essere in uno stato di arousal ottimale permette al bambino di interagire “appropriatamente” con l’ambiente, di prestare attenzione e di partecipare attivamente. Capire come il bambino regola il proprio arousal ci aiuta a creare l’ambiente e le interazioni più adatte a lui.
Queste capacità cerebrali, pur avendo una predisposizione neurobiologica, sono strettamente correlate e interdipendenti dallo sviluppo emotivo-affettivo. Ed è qui che entra in gioco la “R” di DIR: la Relazione. Le interazioni significative e affettivamente cariche sono il veicolo attraverso cui il bambino impara a regolare il proprio sistema nervoso, a processare le informazioni e a connettersi con il mondo.
Ogni Bambino è Unico: accompagnarlo Lungo la Scala dello Sviluppo
Il Modello DIRFloortime® non classifica il bambino come “autistico” o “non autistico”, “molto” o “poco” autistico. Riconosce ogni bambino come un individuo con un modo tutto suo di processare e interagire. Il nostro compito è accompagnarlo lungo la scala dello sviluppo, la stessa scala percorsa da un bambino a sviluppo tipico, ma rispettando i suoi ritmi, le sue sfide e le sue risorse uniche.
La grande sfida e la bellezza del nostro approccio risiedono nel coinvolgere attivamente genitori e caregiver in questo percorso. Lavoriamo insieme per trovare le strategie e l’INTERAZIONE giusta, letteralmente “cucite su misura” per il profilo sensori-motorio specifico del bambino. È attraverso questa interazione mirata e significativa che aiutiamo il bambino a “scalare” quella che noi terapisti DIR chiamiamo la scala di sviluppo emotivo-funzionale, mettendo sempre l’aspetto emotivo e affettivo al centro.
Ricerca e Evidenza Scientifica
Il Modello DIRFloortime® è un approccio basato sull’evidenza scientifica, con un corpus crescente di ricerche che ne supportano l’efficacia.
Ti invitiamo a visitare il sito dell’ICDL (Interdisciplinary Council on Developmental and Learning Disorders) dove sono pubblicate numerose ricerche sul Modello DIR e articoli scientifici che riportano i risultati ottenuti in relazione all’autismo e alle abilità senso-motorie. Clicca qui per accedere direttamente alla sezione ricerca.
Comprendere l’importanza delle difficoltà motorie nell’autismo è un punto cruciale per un intervento efficace, ed è un pilastro del Modello DIRFloortime®. Approfondiamo questo concetto.
Le Difficoltà Motorie: Un Cuore Nascosto nell’Autismo
Per molto tempo, l’attenzione sull’autismo si è concentrata principalmente sui deficit nella comunicazione sociale e sui comportamenti ripetitivi. Tuttavia, le ultime scoperte scientifiche stanno sempre più mettendo in luce un aspetto spesso sottovalutato ma di fondamentale importanza: le difficoltà motorie.
Queste difficoltà non si limitano a una semplice goffaggine o mancanza di coordinazione.
Perché le Difficoltà Motorie Sono Così Centrali?
Queste difficoltà non sono “sintomi” accessori, ma spesso rappresentano una problematica centrale che ha un impatto profondo su quasi tutti gli aspetti dello sviluppo del bambino:
- Impatto sullo sviluppo sociale e comunicativo: Se un bambino ha difficoltà a coordinare i movimenti per indicare un oggetto, a imitare i gesti o a partecipare a giochi di gruppo che richiedono coordinazione, la sua capacità di interagire socialmente e comunicare in modo non verbale ne risente enormemente. Imparare a condividere un’esperienza, per esempio indicando qualcosa di interessante, richiede una complessa integrazione motoria e sensoriale.
- Influenza sull’apprendimento e la cognizione: La capacità di esplorare l’ambiente, di manipolare oggetti e di compiere azioni intenzionali è alla base dello sviluppo cognitivo. Se un bambino fatica a muoversi o a interagire fisicamente con il mondo, il suo processo di apprendimento e di comprensione dei concetti (come causa-effetto, spazio, quantità) può essere compromesso.
- Regolazione emotiva e comportamentale: Le difficoltà nel processamento sensoriale e nella pianificazione motoria possono portare a stati di disregolazione, ansia o frustrazione, che a loro volta si manifestano in comportamenti problematici o ripetitivi. Un bambino che non riesce a esprimere i suoi bisogni attraverso il movimento o il gesto può ricorrere a comportamenti che, per noi, appaiono incomprensibili.
- Qualità della vita: Le sfide motorie possono limitare la partecipazione del bambino ad attività quotidiane, sportive e ricreative, influenzando negativamente la sua autonomia e il suo benessere generale.
La “I” di DIR: Le Differenze Individuali al Centro del Trattamento
È proprio qui che il Modello DIRFloortime® si distingue e dimostra la sua forza. La “I” di DIR sta per Differenze Individuali, e questo include un’attenzione meticolosa all’attenta valutazione e al lavoro su queste abilità senso-motorie cruciali.
Un terapista DIR non si limita a osservare il comportamento problematico, ma indaga a fondo le capacità sottostanti del bambino, comprese quelle motorie e sensoriali. Per esempio, prima di chiedere a un bambino di eseguire un compito specifico, si valuta:
- Come processa gli stimoli uditivi, visivi e tattili.
- Come il suo corpo percepisce il movimento e la posizione nello spazio.
- Quanto bene riesce a pianificare una sequenza di azioni.
Intervenire su queste differenze individuali a livello motorio e sensoriale non significa semplicemente “fare esercizi”. Significa integrare queste capacità all’interno di interazioni significative e affettivamente cariche (la “R” di Relationship), aiutando il bambino a costruire una base solida per lo sviluppo di tutte le altre abilità.
Lavorando su queste fondamenta, il modello DIRFloortime® supporta il bambino nel superare le sue sfide motorie, il che a sua volta facilita la sua capacità di connettersi, comunicare, apprendere e partecipare pienamente al mondo.
Articoli:
1. Motor skill in autism spectrum disorders: a subcortical view
2. Autism spectrum disorder and the cerebellum
3. Motor coordination in autism spectrum disorders: a synthesis and meta-analysis